Mostra Veronika Van Heik

4 febbraio 2023 Sala LA Pianta Corsico
Veronika Van Eyck

4 febbraio – 19 febbraio 2023
Sala La Pianta. Via Leopardi 7 Corsico
Coferenza di Anna Torterolo e Reading poetico
Una mostra che indaga principalmente l’opera grafica di Veronika Van Eyck attraverso serigrafie, le Lune di Leopardi, litografie, Kurdistan mon amour, acquaforti, le corride e i volti.

Da Sulle tracce di Veronika Van Eyck di Antonella Prota – Giurleo pubblicato sulla rivista Noi donne del 19.11.2020

Veronika Van Eyck nasce a Monaco di Baviera nel 1936. Il padre, psicologo, intellettuale di sinistra, ha contatti con Lenin e con la Repubblica di Weimar; la madre è una danzatrice olandese, da lei Veronika assume il cognome. Studia a Monaco e alla Kunstewerbeschule di Zurigo.
Trasferitasi a Milano nel 1955, frequenta l’accademia di Brera con gli scultori Marino Marini e Giacomo Manzù. La sua prima personale è del 1959 alla Bianchini Gallery di New York.
Nel 1970 viene invitata alla Biennale Internazionale di Carrara, evento importante per la scultrice che proprio in quell’occasione scopre le potenzialità del marmo e della pietra. Veronika Van Eyck è una delle più grandi rappresentanti della stagione artistica milanese del dopo guerra.
Sposa un noto ginecologo italiano, con il quale vive a Milano. Dopo la morte del marito si stabilisce a Buccinasco dove realizza il suo laboratorio creativo: uno studio dove ha la possibilità di lavorare il marmo e di utilizzare la fiamma ossidrica per accostare metalli.
Nonostante il perdurare negli anni ’50, di alcuni pregiudizi sulla donna-artista, le sculture di Veronika sono subito molto apprezzate e arrivano i riconoscimenti pubblici.
Le sue opere vengono esposte in gallerie in tutta Italia ed Europa, ma è a Milano che si consolida il suo successo. Del 1984 è una personale al Museo Archeologico di Milano; nel 1987 la Biblioteca Sormani organizza una sua personale sul tema de Le lune di Leopardi.
Nel 1988 Milano dedica a Veronika uno spazio espositivo all’aperto, nel cuore della città, allestendo un vero e proprio ‘’percorso di sculture’’ lungo Corso Vittorio Emanuele.
Una mostra così non l’avrò mai più nella vita: io di fianco al Duomo” sostiene l’artista, dimostrando una modestia che non sempre accompagna l’attività artistica.
La fama di Veronika arriva oltreoceano; molti dei suoi lavori sono conservati in alcune fra le più note collezioni pubbliche e private internazionali, dalla Germania all’America latina.
Nel 1994 viene organizzata una sua mostra dal titolo Sculture in ferro all’Antico Oratorio della Passione del museo della Basilica di Sant’Ambrogio a Milano. Vengono esposte una trentina di opere realizzate tra il 1992 e il 1994. Nel 1994 una personale dell’artista a Corsico nello spazio espositivo della Pianta; nel cortile è collocata una scultura donata dalla Van Eyck alla città.’
Veronika sviluppa nel tempo un forte interesse e passione politica nei confronti della lotta per l’indipendenza del popolo curdo, una passione che l’ha condotta ad effettuare diversi viaggi in Turchia e ad assumere posizioni politiche e personali di condivisione.
Nell’ottobre del 1996 alla galleria di Lyda Levi, a Milano, viene organizzata una mostra di incisioni e sculture dal titolo Kurdistan mon amour La morte a Bayram Pascia. Istambul.
Durante uno dei suoi frequenti viaggi in Marocco è ricoverata in ospedale e poi trasferita in Italia dove si riprende un poco. Ricoverata al reparto psichiatrico a Passirana di Rho e successivamente vicino ad Ivrea, muore nel 2001.

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